Recentemente si è verificato un crescente cambiamento delle conoscenze in campo alimentare. L’American Insitute of Cancer Research ha calcolato che un corretto stile alimentare possa prevenire il 30-40 % delle malattie oncologiche. Inoltre, varie società scientifiche, raccomandano un adeguato supporto nutrizionale nel trattamento delle malattie neoplastiche e non solo. Le conoscenze scientifiche consentono oggi di diagnosticare e trattare con metodo clinico e strumentale (Bioimpedenziometria) il grave fenomeno della malnutrizione latente, presente spesso alla prima diagnosi oncologica.
Prevenire la malnutrizione, che mediamente interessa 8 pazienti oncologici su 10, attraverso la manipolazione di micro e macro nutrienti, già nelle fasi iniziali del percorso terapeutico, permette di migliorare la prognosi e ridurre il consumo di farmaci utilizzati per le complicanze e gli effetti collaterali dei trattamenti, il tutto con un notevole miglioramento della qualità di vita del paziente.
Spesso viene chiesto quali possano essere le indicazioni nutrizionali da seguire per fare prevenzione. In questo ambito il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) ha dato un grande supporto stilando quello che è poi diventata una linea guida non solo per la prevenzione delle patologie tumorali ma valida anche per chi già si è ammalato. In particolare, il documento focalizza l’attenzione sui fattori che si sono dimostrati associati ad un maggior rischio di cancro.
Mantenersi snelli per tutta la vita praticando attività fisica tutti i giorni limitando il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitando il consumo di bevande zuccherate. Basare la propria alimentazione su cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati, legumi in ogni pasto, un’ampia varietà di verdure non amidacee e di frutta. Limitare il consumo di carni rosse ed evitare il consumo di carni conservate. Limitare il consumo di bevande alcoliche e di sale. Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali attraverso il cibo.
Un’alimentazione ricca di fibre consente sicuramente il miglioramento della funzionalità intestinale e produce molti vantaggi come lo stimolo della peristalsi intestinale, l’abbassamento dei livelli di colesterolo, l’immunomodulazione a livello intestinale (dove risiede gran parte – l’80%- del sistema immunitario), la riduzione della produzione di sostanze coadiuvanti la crescita tumorale.
Inoltre, quando il paziente è ben nutrito può essere sottoposto con maggior successo alle terapie anticancro come chirurgia, chemioterapia, radioterapia e immunoterapia. La selezione di alcuni cibi, l’uso di tecniche specifiche nella preparazione degli alimenti, l’attenzione a tempi e modi di assunzione dei pasti, il ricorso inoltre, in situazioni particolari, ad un supporto nutrizionale diretto somministrato per via enterale o parenterale, può contribuire a ridurre gli effetti collaterali, alleviare i sintomi durante il trattamento e contribuire al miglioramento della qualità di vita